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Turbine mini eoliche
COSA E' IL BIOCOMPOSITO

Si tratta di aerogeneratori il cui funzionamento è ottimizzato per velocità di vento medio-basse, che non presentano complessi e dispendiosi sistemi elettronici di controllo e le cui pale sono realizzate in materiale biocomposito utilizzando fibra naturale.
Proprio quest’ultima peculiarità risulta essere la più importante innovazione, unica attualmente al mondo nel suo genere.
La AEOLIA, in collaborazione con la Celi Spa e l’Università di Perugia e “La Sapienza” di Roma, ha eseguito una ricerca sperimentale durata quasi quattro anni per poter giungere alla realizzazione dei primi prototipi di pala in materiale biocomposito utilizzando la fibra di bambù.
Con il termine biocomposito viene indicato un materiale composito nel quale almeno uno dei costituenti principali derivi da risorse rinnovabili la cui peculiarità è quella di poter essere facilmente ripristinate senza provocare un impoverimento delle materie prime e dell’energia disponibili in natura.
Ciò ha consentito di verificare una notevole riduzione dell’impatto ambientale relativo all’utilizzo del materiale biocomposito in particolar modo per quanto riguarda l’emissione di anidride carbonica in atmosfera.

Inoltre se consideriamo quello che viene definito come “pay back time” dei più comuni sistemi di produzione di energie alternative (pannelli fotovoltaici e aerogeneratori), ovvero il tempo necessario affinché l’impianto restituisca un quantitativo di energia pari a quello consumato per la sua realizzazione, si può facilmente dedurre il grande vantaggio indotto dall’impiego di un materiale biocomposito.

Utilizzare un materiale biocomposito il cui rinforzo è costituito da fibre naturali come quelle della pianta di bambù, significa abbattere drasticamente il “pay back time”, passando da un ordine di grandezza di alcuni anni, mediante l’impiego di materiali tradizionali, a quello di qualche mese con l’impiego di biocompositi.

L’utilizzo del bambù, oltre che apportare indubbi ed oggettivi vantaggi sotto il profilo ecologico, consente di ridurre drasticamente l’impatto ambientale di queste turbine anche sotto il profilo della visibilità.
L’impatto visivo costituisce una problematica essenziale ed è aggravato dalle caratteristiche estetiche dei materiali usualmente utilizzati per realizzare tali impianti (metalli e compositi per l’albero e le pale).
L’utilizzo del bambù consente di ridurre notevolmente l’impatto visivo permettendo un inserimento più armonioso di questi impianti sul territorio grazie alla possibilità di presentare un aspetto del tutto simile a quello del legno e dei colori facilmente assimilabili a quelli del paesaggio naturale.

TUTTE LE TURBINE AEOLIA SONO PROGETTATE NEL RISPETTO DELLA NORMA INTERNAZIONALE 61400-2 / 2006 (Design requirements for small wind turbines)

 
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